Il Giro dell’Appennino cambia data, si piazza a inizio giugno e si propone come collegamento tra il Giro d’Italia e l’accoppiata Adriatica Ionica Race – Giro del Delfinato, disputandosi per la prima volta nel giorno della Festa della Repubblica. La storica corsa, che si snoda tra Piemonte e Liguria, arrivata all’83a edizione, prenderà il via giovedì 2 giugno da Pasturana per terminare sul traguardo di via XX settembre, a Genova. Questo, sì, nel rispetto della tradizione (in onda dalle ore 16 su PMGSport). Nel proprio albo d’oro, la competizione vanta nomi d’eccellenza come Fausto Coppi, Felice Gimondi, Gianbattista Baronchielli, Francesco Moser e Gianni Bugno, fino ad arrivare, in tempi più recenti, a Damiano Cunego, Gilberto Simoni, Sonny Colbrelli e Vincenzo Nibali.
Il percorso. Dopo la partenza da Pasturana, i ciclisti si sfideranno su un tracciato di 191,7 km. Sarà un’edizione durissima, con quattro pendenze importanti da affrontare. Confermata la salita al santuario della Guardia, molto apprezzata lo scorso anno, ma in coppia con la parte più dura della storica ascesa della Bocchetta, sino a località Vixella: 6,2 chilometri con una pendenza media del 7,6% e punte del 19%, nel primo tratto, del 18% dopo Langasco. Saranno cinque i Gran premi della montagna, in una corsa che avrà 3000 metri complessivi di dislivello: Fraconalto, Crocefieschi, Crocetta d’Orero, Pietralavezzara, Madonna della Guardia. Proprio qui si potrebbe decidere la gara, a 25 chilometri dall’arrivo, con l’ultimo tratto in piano che, lo scorso anno, Ben Hermans percorse in maniera trionfale, scendendo dalla bici e alzandola al cielo mentre tagliava il traguardo da solo, a piedi.
I partecipanti. Saranno 126 i corridori al via, con tre formazioni World Tour a guidare le 19 in gara: Israel – Premier Tech, Intermarché – Wanty- Gobert Materiaux e Uae Team Emirates, mentre hanno rinunciato Astana Qazaqstan, Movistar e Nazionale italiana. Diverse le strategie delle varie squadre, alcune delle quali hanno scelto una linea verde, come la Bardiani Csf Faizanè, che schiera come atleta più anziano Luca Covili, di 25 anni ma anche due atleti che hanno disputato il Giro d’Italia, mentre altre, tra cui la Eolo-Kometa, lasceranno spazio a ciclisti non impiegati a maggio e in cerca della migliore condizione. Tra i reduci dalla Corsa rosa spicca il nome di Alessandro Covi (Uae), fresco vincitore del tappone del Passo Pordoi e del Fedaia, la 20a della gara, e principale nome da tenere d’occhio anche per il Giro dell’Appennino, in cui è già salito sul podio nel 2020. L’altro osservato speciale arriverà sempre dalla Uae: si tratta di Jan Polanc, vincitore all’ultimo Trofeo Laigueglia e quindi in testa anche al 5° Challenge Liguria, che si assegnerà dopo l’arrivo a Genova.