La seconda volta è quella buona: a Dubai, sul tatami dell’Al Wasl Club, i karateka italiani conquistano il primo oro della stagione di Premier League, la più importante competizione internazionale a tappe. Dopo aver solo sfiorato la vittoria di tappa a Parigi, con gli argenti di Angelo Crescenzo e Luca Maresca, l’Italia conquista il primo successo grazie alla squadra femminile di kata delle Fiamme Oro, composta da Casale-Nicosanti-Pezzetti. Altri quattro sono i podi ottenuti dagli azzurri negli Emirati Arabi Uniti: due secondi posti con Luigi Busà e Clio Ferracuti, nel kumite, il combattimento, e i due terzi posti di Viviana Bottaro e Mattia Busato nel kata, il combattimento simulato contro avversari immaginari. L’unico a non andare a medaglia è Crescenzo, sconfitto nella finale per il bronzo del kumite -60 kg.
Si è rivelata meno scontata del previsto la finale femminile del kata a squadre, in cui il terzetto delle Fiamme Oro partiva favorito su quello dell’Iran. La vittoria, alla fine, è arrivata, ma solo per pochi decimi di punto. Il 24.4 ottenuto da Casale-Nicosanti-Pezzetti è comunque segno di un’ottima interpretazione da parte delle italiane. Due sconfitte, negli altri incontri per l’oro del pomeriggio di Dubai. Nella -75 kg di kumite, Busà non è riuscito a vendicare la finale mondiale persa a Madrid: l’azzurro è stato nuovamente battuto da Bahman Asgari Ghoncheh. L’iraniano ha sfruttato le aperture di guardia offerte da Busà nell’ultimo minuto di combattimento, mettendo a segno i due punti che gli sono valsi la vittoria. Nella seconda sfida, la +68 kg femminile, non c’è stata storia per Ferracuti, sconfitta 6-2 dalla francese Anne Laure Florentin. La campionessa europea in carica ha anticipato tutti i colpi dell’azzurra, affondando a ripetizione con degli yuko, tecniche di braccio, senza darle tregua.
Prima di quella conquistata dalla squadra delle Fiamme Oro, altre due medaglie erano arrivate dagli italiani del kata. Come ormai è consuetudine, la giornata di finali si è aperta con Bottaro, che ha vinto il secondo bronzo su due in questa stagione di Premier League. La genovese ha presentato anche questa volta il kata Papuren, suo punto di forza, superando la giapponese Natsuki Shimizu con un’esecuzione elegante e rapida nei passaggi tra parti lente e parti veloci. Terzo posto anche per Busato in quella che, sulla carta, era la sfida più difficile di tutta la giornata per gli italiani. L’azzurro, quinto nel ranking olimpico, ha affrontato il fuoriclasse giapponese Kinjo Arata, proponendo lo stesso kata della finale mondiale per il bronzo: il Sansai. Un programma fatto di passaggi complessi ed energici e una grande esecuzione gli hanno permesso di superare l’avversario con il punteggio di 24.72 a 24.54.
Nicola Petricca